“Caro consigliere Coluccini, ti rispondo cercando di riassumere alcuni dei temi affrontati durante le commissioni sul bilancio e negli ultimi consigli comunali ai quali non hai partecipato”. Lo scrive l’assessore al bilancio di Massarosa Stefano Natali in risposta alle parole di ieri di Alberto Coluccini e dei rappresentanti dei partiti di centrodestra che lo sostengono.
“Le asfaltature di Via delle Sezioni non sono nel Piano delle opere perché la legge impone di iscriverle in un apposito piano solo per cifre sopra i 100.000 euro, come dovresti sapere.
Le cifre sono state iscritte in bilancio per 80.000 euro solo quando è arrivata la risposta della Regione, prima non era tecnicamente possibile farlo. Gli 80.000 per le asfaltature si potevano certamente trovare nel bilancio, ma, sul presupposto che pendeva una richiesta in Regione, la giunta ha scelto di fare altri interventi, per esempio i 40.000 euro per Rio Bagnaia e i 70.000 per la curva di San Rocco a Massarosa.
Voglio ricordare che abbiamo fatto in questi anni investimenti importanti asfaltando complessivamente oltre 130.000 metri quadrati di strade.
Evidentemente poi la brutta figura che hai già fatto davanti a genitori e insegnanti non ti è bastata, perché ancora insisti sui lavori alla Scuola di Quiesa dove da giugno ci sarà un intervento da 900.000 euro, che segue l’intervento sul tetto sulla stessa scuola per 350.000 euro, tetto pericoloso lasciato in quelle condizioni dall’allora giunta di centro destra.
Complessivamente, come ben sai, abbiamo fatto investimenti nelle scuole per oltre 9.000.000, te ne cito solo alcuni: il tetto della scuola di Massarosa per 450.000 euro, il tetto della scuola di Stiava per 350.000, gli interventi alla scuola media di Piano di Conca ancora in corso per 700.000 euro.
Leggo che scrivi confusamente di altri numeri, vedo di chiarirti le idee anche su questi: i 7.700.000 euro sono crediti svalutati, operazione che serve proprio per salvaguardare il bilancio stesso e che altri comuni hanno fatto per cifre ben superiori alle nostre, solo per citare quelli più vicini Camaiore lo ha fatto per 13.000.000, Pietrasanta per 11.000.000.
Leggo poi che parli anche di mutui per coprire la spesa corrente, cosa tecnicamente non possibile, e quindi mai fatta da questa amministrazione, e fai confusione anche quando parli di mutui di quarant’anni, pensando forse alla rinegoziazione dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti, operazione che ci ha alleggerito nella spesa corrente e fatta da molti altri comuni in tutta Italia.
Voglio invece ricordare a tutti che noi abbiamo dimezzato l’indebitamento, ridotto la spesa corrente e abbassata la TARI di 900.000 euro… dati di bilancio anche questi.
Inoltre è bene ricordare che già prima del nostro arrivo Massarosa aveva problemi storici di cassa, che noi stiamo faticosamente risolvendo, mitigati solo dai famigerati fondi Matteoli, soldi arrivati nelle casse comunali vincolati a interventi idraulici per la messa in sicurezza del territorio, e che il centro destra non era nemmeno stato capace di utilizzare. Tant’è che il Ministero competente, quando ci siamo insediati noi nel 2009, li voleva indietro. I cantieri che noi siamo stati capaci di far partire hanno evitato un danno enorme al comune di Massarosa, e anche questo è agli atti.
Mi preme inoltre sottolineare che il governo a guida leghista, grazie al condono sulle cartelle esattoriali, è costato al comune 420.000 euro di minori entrate, anche questi sono dati di bilancio.
Infine ricordo che i nostri bilanci hanno sempre avuto il parere favorevole del dirigente del settore finanziario, e di tre diversi collegi sindacali, gli ultimi due composti da sindaci revisori sorteggiati dalla prefettura, e quindi non scelti dal sindaco o dalla politica in genere.
La minaccia di inviare tutto alla Corte dei Conti quindi ci lascia tranquilli ed è la degna chiusura di chi da anni parla solo per slogan, non merita altro commento.
Da parte mia e di Sinistra Comune mai nessun attacco personale. Vorremmo che del modo di fare politica tuo, e dei partiti che ti sostengono, si potesse dire lo stesso”.
